è stata condannata a 10 anni di carcere per reati legati alla sua gestione delle violente proteste che portarono all’esilio del suo predecessore, Evo Morales. Áñez è stata condannata dal tribunale per negligenza e per aver agito contro la Costituzione quando si è autoproclamata presidente in quello che Morales e il suo partito hanno definito un colpo di Stato.