Quarant’anni di Umbria Jazz. Un traguardo da celebrare a dovere a dispetto della crisi e di finanziamenti ministeriali mai arrivati per un festival che pure lo stesso Ministero degli Esteri ha scelto quale eccellente biglietto da visita della cultura tricolore per l’anno italiano negli Stati Uniti. E così eccola l’edizione del quarantennale (5-14 luglio) tra ricordi degli inizi nel lontano 1973 – con le geniali intuizioni del primo presidente della Regione Conti e l’allora assessore alla cultura Provantini – e sguardi positivi sul presente e ancor più su un futuro che parla di giovani talenti pronti a raccogliere un’eredità importante.

Il cartellone, presentato oggi in una affollatissima conferenza stampa in Regione dal direttore artistico e padre-fondatore Carlo Pagnotta con la governatrice Catiuscia Marini e gli assessori alla cultura di Comune e Provincia, è di quelli all’insegna dell’eccellenza assoluta e dei grandi ritorni. Primo fra tutti quello del tanto discusso uomo, quanto sublime artista, Keith Jarrett.
«Al di là delle polemiche — dice Pagnotta ricordando l’estate in cui si verificò lo strappo con Perugia quando il pianista, infastidito dai flash, mandò letteralmente a quel paese la città —, non poteva certo mancare in questa edizione un artista come lui. Come non poteva mancare Sonny Rollins, che in undici anni è venuto sei volte è vero, ma pensate a quanti festival non lo hanno mai avuto…Tanto jazz, meno pop e rock — sottolinea soddisfatto il direttore artistico —. Ad aprire sarà Diana Krall che a Perugia venne poco più che ragazzina, così come Dee Dee Bridgewater che per l’occasione porterà un progetto soul molto interessante. Ci sarà anche il purista Wynton Marsils con la sua Orchestra e come guest star le straordinarie voci di Gregory Porter e Cecilie McLorin Salvant. L’arpista colombiano Edmar Castaneda con il perugino Gabriele Mirabassi, e ancora Brandford Marsalis e il suo quartetto. E poi Rava e Fresu con Rollins, Pino Daniele e Mario Biondi, Simona Molinari e Peter Cincotti con la storica chitarra di Franco Cerri, Stefano Bollani con l’Orchestra di Santa Cecilia e il Brasile, nella serata conclusiva, con Gal Costa e Gilberto Gil. Ma soprattutto, in esclusiva mondiale — annuncia orgoglioso Pagnotta – ci sarà il duo pianistico Herbie Hancock e Chick Corea». Grandi note, come al solito, anche nei concerti gratuiti ai Giardini Carducci e in piazza IV Novembre dove la notte del 12 luglio Dj Ralf tornerà per un dj set che lo vedrà interagire con musicisti come Giovanni Guidi, Gianluca Petrella e Leonardo Ramadori.

E dopo più di vent’anni Umbria Jazz tornerà a fare concerti anche in altre città: Gubbio, Assisi e Foligno.
Nella città dei Ceri l’appuntamento è per il 17 luglio al Teatro Romano con Mc Coy Tyner & The Latin All stars, mentre ad Assisi l’appuntamento è per il 13 con il Bobby Jones & The Nashville Super Choir  nella splendida cornice della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola.

Una sezione tutta speciale dedicata ai giovani è quella che si svolgerà a Palazzo della Penna a Perugia in collaborazione con Young Jazz Festival e Comune di Foligno. Un progetto del tutto nuovo, a partire dalla location, nel segno della musica delle nuove generazioni. La programmazione vedrà alternarsi nei due week end del festival artisti più conosciuti al grande pubblico e più vicini alla musica jazz come Joao Lobo Zeno De Rossi, Jeff Ballard, Lionel Loueke, con giovani promesse jazzistiche italiane. Il tutto mixato con dj set e artisti proiettati verso nuove forme sonore vicine all’elettronica e alle contaminazioni tra vari generi musicali.

Ribalta speciale avranno anche ai nove vincitori del Conad Jazz Contest, il concorso che va a caccia di giovani talenti (oltre 160 le richieste dei candidati), cui la giuria artistica, presieduta da Renzo Arbore e una giuria poplare composta dalla community online, darà la possibilità di  esibirsi sul prestigioso palco di piazza IV Novembre.

 

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