era partito dieci anni fa da Chinandega, in Nicaragua. A sua madre Narciza aveva detto che sarebbe andato con un amico in Guatemala e non era più tornato. Dopo dieci anni e centinaia di chilometri percorsi con mezzi di fortuna, Eugenio e Narciza si sono potuti riabbracciare a Guadalajara, nell’ovest del Messico, dove ha fatto sosta la Carovana delle madri dei migranti ‘desaparecidos’, un corteo itinerante che ha cominciato a percorrere il paese il 2 dicembre e concluderà il suo viaggio il 18, nella speranza di ritrovare altri ragazzi come Eugenio.