a Città del Messico, è bruciato il parlamento dello Stato di Guerrero, sono state bruciate innumerevoli automobili sulle strade di tutto il paese e sono bruciate anche tante candele commemorative. Nessuno di questi fuochi, appiccati nelle proteste che nell’ultima settimana hanno battuto il Messico, è riuscito però a far luce sul posto in cui siano andati a finire i 43 studenti medi scomparsi nel nulla da quasi due mesi, dopo aver affrontato la polizia in una manifestazione ed essere stati consegnati a una banda di narcotrafficanti, che si crede possa averli uccisi…
da Pangea News – America Latina Quotidiana