Abbiamo visto “ Trainspotting 2 “ regia di Danny Boyle.
Con Ewan McGregor, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle, Simon Weir. Genere Drammatico – Gran Bretagna, 2017, durata 118 minuti. Uscita cinema giovedì 23 febbraio 2017 distribuito da Warner Bros Italia.
Trainspotting è un film cult di oltre vent’anni fa, un successo planetario forse in parte sopravvalutato. Il regista Danny Boyle ha del talento e spiazza spesso con le sue scelte narrative ( Dall’esordio con Piccoli omicidi tra amici passando poi per The Beach e The Millionaire ). Riesce a realizzare quasi sempre storie originali drammatiche ( tratte per lo più da romanzi ) infarcendole di quel tocco di leggerezza, di ironia e di quel glamour sufficiente per renderle piacevoli nonostante tutto. Infatti, Trainspotting ( 1996 ) raccontava del disagio giovanile in Scozia dei proletari, dipendenti da eroina, che non hanno mai avuto la possibilità di scegliere qualcosa nella vita e vivono in modo nichilista tutte le esperienze che gli capitano, un esempio le due scene teoricamente più devastanti finivano la prima per divertire ( il tossico che entra letteralmente in un cesso sporchissimo e nuota nell’acqua delle fogne ) e la seconda scivola via quasi in modo metafisico ( il neonato che muore ). Tra buchi, piccoli furti, tentativi di disintossicarsi, litigate, carcere, ragazze e via dicendo. Il Prologo è diventato parte della storia del Cinema, il giovane Mark Renton, cercando di evitare l’arresto, corre per le strade di Edimburgo e fa un’elegia di una generazione e di una gioventù perduta… Scegliete la buona salute, il colesterolo basso, la polizza a vita. Io ho scelto di non scegliere la vita, dice tra altro. Il film era tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh ed anche questo sequel è stato tratto ma assai liberamente dal libro scritto da Welsh nel 2002 con il titolo Porno.
I sequel sono spesso un azzardo e spesso lasciano delusi, questo Traispotting 2 oltre a rispettare la regola, la supera abbondantemente risultando un film scombiccherato, indeciso tra rigurgiti del primo episodio e la voglia di risultare in parte autonomo, ma molto della struttura precedente si ripete e in più i quattro protagonisti hanno vent’anni di più, una leggerezza minore e sono rimasti praticamente identici nelle loro disfunzionalità. Ad un gruppo di ragazzi sconvolti che cercano di sopravvivere al disagio di quella Scozia senza speranza degli Anni Novanta, si sostituiscono dei quasi cinquantenni che vivono di ricatti, prostituzione e piccoli imbrogli senza importanza. Ma questo è il meno, il problema è una trama lenta, ondivaga, ripetitiva e poco empatica.
Mark Renton ( Ewan McGregor ) dopo quasi vent’anni torna a casa a Edinburgo per la morte della madre, dopo la sua fuga con sedicimila sterline sottratte ai suoi soci e amici. Ha vissuto ad Amsterdam, si è sposato e lavora come contabile in una piccola società, ma adesso sta divorziando e rischia di perdere il posto. Ha la forza di andare a trovare i due amici che ha fregato, Simon “Sick Boy” ( Jonny Lee Miller ) che gestisce un bar di periferia, con la sua amica bulgara Veronika ( la giovane Anjela Nedyalkova ), ricatta i clienti di lei filmandoli, sniffa coca e sogna di aprire una sauna con prostitute, e Daniel “Spud” ( Ewen Bremner ), ancora tossico e sulla via di scoprire di avere un ruvido talento letterario. Proprio negli stessi giorni evade dal carcere Franco Begbie, che conserva tutta la rabbia e la violenza del primo episodio e tra l’altro non vede l’ora di ammazzare a mani nude Renton. Tra il tentativo di riconciliazione tra Mark e Simon e di organizzare un locale-sauna, con Daniel che da’ una mano e scrive su foglietti volanti la loro storia di quando erano ragazzi, tra Franco che ritorna a rubare, terrorizzare la moglie e il giovane figlio e cerca Renton, tra la ragazza bulgara che vorrebbe tornare a casa ma con un po’ di soldi e un progetto che i due amici presentano all’Unione Europea, il film si sviluppa e termina con una riconciliazione tra i tre amici che restano fregati da Veronika che prende i loro soldi ottenuti dal finanziamento europeo e torna a casa dal suo bambino, mentre Franco ritorna in carcere un po’ con le stesse modalità della prima volta.
Daniel Spud inizia probabilmente una carriera di scrittore, Mark si riconcilia con Simon e ritorna nella casa da suo padre, lo abbraccia e va nella sua cameretta ad ascoltare Lust for Life sul suo giradischi stiracchiandosi come faceva un tempo.