Hong Kong caput mundi e Asia docet. Si potrebbe riassumere così, vista con gli occhi (e l’antica lingua) di noi latini, la classifica annuale sulle 100 città più visitate del mondo. Ma sarebbe un quadro parziale e un po’ fuorviante, perché il boom nel turismo dell’Estremo Oriente, pur essendo reale, è in larga misura il prodotto di una vicinanza geografica, un’immensa popolazione e una crescita economica che permette per la prima volta a una nuova classe media asiatica di viaggiare – per turismo e per affari. La città semi-stato cinese, un tempo colonia britannica e isola capitalista nel mare comunista, oggi associata alla repubblica popolare, è inoltre spesso visitata come porto verse altre mete più che per meriti propri. Un bilancio più completo e veritiero della graduatoria indica invece che Londra sale al secondo posto nel mondo e rimane al primo in Europa, mantenendo di fatto lo status di destinazione turistica numero del pianeta; e che l’Italia, pur senza avere alcuna singola città nella “top 10”, ne ha ben quattro fra le prime 100 – le “solite note” e immancabili, i nostri gioielli, Roma, Milano, Venezia e Fireenze – superando collettivamente l’intera Francia e parecchie altre nazioni della terra. Se le nostre “big 4” fossero considerate come una sola entità, e in un certo senso lo sono perché il turista medio le visita nell’ordine, una dopo l’altra, nell’arco di un Gran Tour che dura dai tempi di Byron, allora questa “città diffusa” italiana sarebbe la seconda meta più visita del mondo, con quasi 25 milioni di presenze annue, alle spalle soltanto di Hong Kong; se non la numero uno in assoluto, considerato che la città cinese è appunto più una tappa di passaggio che un punto d’arrivo. Italia caput mundi del turismo internazionale, allora? Con un po’ di “spin”, come si dice nel gergo dei pierre, e un po’ di legittimo campanilismo, potremmo rispondere di sì.
Particolare del Ponte Fabricio, Isola Tiberina. Roma è al quattordicesimo posto (foto Arturo Cocchi)
Seguono nell’ordine, per completare la “top 5”, Singapore (17 milioni di visitatori), Bangkok (16 milioni) e Parigi (14 milioni e 900 mila), ma ciascuna con un declino di presenze rispetto all’anno prima, e New York è in ottava posizione (12 milioni) ma in crescita di visite. Fra tutte le 100 città, quelle asiatiche rappresentano un terzo del totale e sei delle prime dieci. Cina e Stati Uniti dominano la classifica con sette città a testa.
Lo Shard Building e il London Eye durante un tramonto invernale. Londra, seconda, è la prima destinazione europea