BLASCO GIURATO, 81 ANNI, UNO DEGLI ULTIMI DIRETTORI DELLA FOTOGRAFIA DELLA VECCHIA GENERAZIONE ANCORA ATTIVI, SE NE VA CON IL SUO CARICO DI ESPERIENZE, RACCONTI FAVOLOSI E PRATICACCIA DI SET – SUA LA FOTOGRAFIA DI FILM IMPORTANTI COME “NUOVO CINEMA PARADISO” E “UNA PURA FORMALITÀ” DI GIUSEPPE TORNATORE E “TOLGO IL DISTURBO” DI DINO RISI – SOPRATTUTTO È STATO UN PRESTIGIOSO OPERATORE ALLA MACCHINA A FIANCO DEL SUO MAESTRO, DARIO DI PALMA, LAVORANDO SU FILM FAVOLOSI COME “I CLOWNS” DI FELLINI…
Bravo, efficiente, veloce, spiritoso, gran memoria del cinema italiano, Blasco Giurato, 81 anni, uno degli ultimi direttori della fotografia della vecchia generazione ancora attivi, anzi attivissimo fino all’ultimo, se ne va con il suo carico di esperienze, racconti favolosi e praticaccia di set.
Romanissimo, nato nel 1941, fratello del giornalista televisivo Luca Giurato e del cantautore Flavio, tre fratelli con tre strade del tutto diverse, è stato il direttore della fotografia di film importanti come “Il camorrista”, “Nuovo cinema Paradiso”, “Stanno tutti bene” e “Una pura formalità” di Giuseppe Tornatore, “L’anno del terrore” di John Frankenheimer, “Teresa” e “Tolgo il disturbo” di Dino Risi, “Una spirale di nebbia” e “La orca” di Eriprando Visconti, “Fuga dal Bronx” di Enzo Castellari, “Ferdinando e Carolina” di Lina Wertmuller.
Mastroianni, Tornatore, Giurato, Morricone
Ma soprattutto è stato un prestigioso operatore alla macchina a fianco del suo maestro, Dario Di Palma, lavorando su film favolosi come “I clowns” di Federico Fellini, “La morte ha fatto l’uovo” e “Arcana” di Giulio Questi, “Mimi metallurgico” della Wertmuller.
Ha fotografato decine e decine di spot pubblicitari per la Cep di Arturo La Pegna e le regie di Giulio Questi e Franco Giraldi. Sarebbe stato il giusto e naturale ricambio dei suoi maestri, come i Di Palma o i Delli Colli, se il cinema degli anni 80 e 90 fosse stato davvero in linea con quello precedente. Ma si dovette accontentare dei film di Pupi Avati e Renzo Martinelli, o di una serie incredibile di opere prime e seconde di qualsiasi tipo, spesso ai limiti del trash, come “Chicken Park” di Jerry Calà.
Si specializzò per il suo carattere aperto e cordiale nei film diretti da ragazze, soprattutto per le commedie, penso al recentissimo “Vecchie canaglie” di Chiara Sani o a “Burraco fatale” della veterana Giuliana Gamba, ma lo troviamo attivo anche nei due film finali di Carlo Lizzani per la TV, “Maria José” e “Le cinque giornate di Milano” o per il bellissimo e sfortunato “Vipera” di Sergio Citti. L’ultimo film, del 2022, è l’ancora inedito “Lamborghini” di Bobby Moresco con Frank Grillo e Mira Sorvino.
Nuovo cinema Paradiso Giancarlo Giannini
una pura formalita’ nuovo cinema paradiso blasco giurato