Da “Fiesta” di Ernest Hemingway all’“Autobiografia di Malcolm X”, ecco la lista dei 30 libri che vanno letti tra i 20 e i 30 anni secondo l’Huffington Post
I libri non sono oggetti statici, ma entità vive, i cui significati si trasformano e “crescono” con chi li legge. Ecco perché si dovrebbero assolutamente riprendere in mano i classici che si sono letti a scuola – per scoprire come sono cambiati per noi nel tempo – ed ecco perché certi libri andrebbero letti a una data età anziché ad un’altra. In un recente articolo l’Huffington Post ha stilato una lista di 30 libri che si dovrebbero leggere prima dei 30 anni – alcuni raccomandati perché raccontano storie di giovani protagonisti, altri perché si rivolgono specificamente a un pubblico giovane, altri ancora perché sono grandi classici indispensabili per la formazione della persona.
Con “Fiesta (Il sole sorgerà ancora)” di Ernest Hemingway, non solo si possono collezionare due timbri sul proprio passaporto letterario seguendo lo svolgimento della storia da Parigi a Pamplona, ma si ha anche l’occasione di farsi travolgere dagli alti e bassi di una giovinezza sconclusionata e dedita agli eccessi e all’alcol. Un viaggio che affascinerà chi si trova “nei vent’anni”.
Da Hemingway passiamo a un altro grande autore della letteratura mondiale, Lev Tolstoj. Se il suo “Anna Karenina” è considerato un classico, c’è una ragione: per chi si trova in quella parte del percorso tra i 20 e i 30 anni, c’è molto da imparare sia dagli errori di Anna sia dai successi dei suoi coetanei.
È poi caldamente consigliato un altro classico tra i classici: non si può arrivare ai 30 anni senza aver letto almeno un tragedia di William Shakespeare. Particolarmente indicata è “Amleto”, che può aiutare a superare quella fastidiosa e perenne indecisione che è tipica dei 20-e-qualcosa-enni.
L’età tra i 20 e i 30 è anche quella perfetta per leggere “Siddartha” di Herman Hesse, un romanzo sulla scoperta di se stessi – il titolo, tradotto letterariamente, significa “Colui che ha scoperto il significato (dell’esistenza)” –, o anche “L’insostenibile leggerezza dell’essere “ di Milan Kundera. L’autore offre qui uno sguardo alle dinamiche di genere, alla lotta per trovare la propria indipendenza e per allacciare allo stesso tempo relazioni significative. Tutti argomenti che suonano sicuramente familiari ai giovani.
Sempre nell’ambito della grande narrativa, una lettura adatta a questa fase della vita è anche “Ritratto di signora” di Henry James, che racconta la trasformazione della protagonista Isabel Archer da ragazza fiera e indipendente e donna imprigionata in un matrimonio disastroso, o “Il taccuino d’oro” di Doris Lessing. Il romanzo racconta la storia della scrittrice Anna Wulf e del suo tentativo di legare insieme in un’unica narrazione, scritta in un quaderno color oro, i quattro diari in cui ha registrato gli eventi della sua esistenza – un tentativo di “fare ordine” che spesso ci si ripropone quando si vedono arrivare i 30 anni.
Passando alla prosa, sicuramente consonante con i pensieri, i desideri e i bisogni di tanti 20-30enni è “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf, dove l’autrice riflette sulla necessità di avere uno spazio personale, a lei riservato, per portare avanti la sua creazione artistica. La scrittrice afferma qui l’importanza di raggiungere l’indipendenza economica anche per le donne, in un’epoca in cui quest’idea era tutt’altro che scontata.
In tanti hanno letto “La fattoria degli animali” e “1984” a scuola, ma prima di arrivare ai 30 vale la pena leggere anche qualcosa dei saggi di George Orwell, per avere a che fare direttamente con il suo pensiero e la sua analisi del mondo, senza passare attraverso metafore. L’autore parla di politica e dell’imperialismo britannico, ma non è tutto qui. Il saggio intitolato “E tali, tali erano le gioie”, per esempio, in cui si parla di scuola preparatoria al college, può risultare molto interessante per i giovani.
Sempre per restare in tema di “maestri del pensiero”, la lista dell’Huffington Post propone poi l’opera magistrale di un gigante della filosofia occidentale, “La critica della ragion pura” di Immanuel Kant. Qui l’autore afferma che per il progredire della conoscenza umana non è importante soltanto saper ragionare analiticamente: anche le sensazioni e le intuizioni hanno una grande valore – e probabilmente queste sono le doti più spiccate tra i 20 e i 30 anni.
Per quanto riguarda invece la poesia, va letto tra i 20 e i 30 “Foglie d’erba” di Walt Whitman. I suoi versi sono immensi, contengono moltitudini, esattamente come l’animo di un giovane di quest’età. Purtroppo non disponibile in versione italiana, ma accessibile a chi mastica l’inglese, è la raccolta di poesie “The Dream of a Common Language” di Adrienne Rich, testo fondamentale del movimento femminista. Quando Cheryl Crest attraversò la foresta del Pacific Crest Trail tra Messico, California e Canada, percorrendo 1.600 km in tre mesi – esperienza di cui racconta in “Wild” –, questo fu uno dei tre libri che portò con sé. Una scelta saggia, perché si tratta di un libro capace di ispirare grandi imprese.
Tra gli altri libri consigliati, c’è ancora molta narrativa. “Il nuovo sesso: Cowgirl” di Tom Robbins, dove l’autore serve coraggiosi consigli di vita con frasi a effetto, è ideale per chi ha 20-e-qualcosa anni. “Dio di illusioni” di Donna Tartt è una sorta di tragedia greca contemporanea ambientata in un college del Vermont, da leggere prima che i ricordi universitari siano troppo sbiaditi. Ci sono poi “Paura” di Richard Wright e “Canto di Salomone” di Toni Morrison, che hanno entrambi per protagonista un ragazzo afroamericano – Toni Morrison è anche una delle autrici preferite di Barack Obama. E ancora: “Le fantastiche avventure di Kavalier & Clay”, di Michael Chabon; “Infinite Jest” di David Foster Wallace, tradotto in italiano da Edoardo Nesi; “La breve favolosa vita di Oscar Wao” di Junot Díaz; “Conoscerete la nostra velocità” di Dave Eggers; “La persona ideale, come dovrebbe essere?” di Sheila Heti e “La camera di Giovanni” di James Baldwin, dove l’autore affronta il tema dell’omosessualità. La lista dell’Huffington Post non trascura neppure i racconti, e consiglia tre raccolte da leggere prima di arrivare ai 30: “Nemico, amico, amante…” di Alice Munro, vera maestra del genere; “Piccoli contrattempi del vivere” di Grace Paley e “Ballando in America” di Lorrie Moore, entrato nella classifica dei best seller del New York Times – onore raro per un libro di racconti.
Tra i titoli di saggistica, troviamo ancora consigliata l’“Autobiografia di Malcolm X”, l’attivista statunitense che si batté per i diritti degli afroamericani, scritta da Malcolm X insieme ad Alex Haley nel 1964. Gli altri sono: “Storia del popolo americano dal 1492 a oggi” di Howard Zinn; “Verso Betlemme: scritti 1961-1968” di Joan Didion, saggi critici sull’esperienza dei figli dei fiori in California; “Consigli a un giovane ribelle” di Christopher Hitchens e il saggio scintifico-divulgativo “Il mondo infestato dai demoni” di Carl Sagan, una difesa del metodo scientifico e del pensiero scettico utile per uscire da quello stato di impressionabilità psicologica proprio dell’adolescenza.