Abbiamo visto “ Il colore nascosto delle cose “ regia di Silvio Soldini.
con Valeria Golino, Adriano Giannini, Anna Ferzetti, Arianna Scommegna. Genere Drammatico – Italia/Francia/Svizzera, 2017, durata 115 minuti. Uscita cinema venerdì 8 settembre 2017 distribuito da Videa-CDE.
Lui si chiama Teo ( Adriano Giannini, più convincente del solito ma un po’ statico ) è un quarantenne che vive la sua vita in modo superficiale e si potrebbe aggiungere sregolato. Ha una donna con cui non vuole convivere, una serie di relazioni con altre donne casuali e sembra che l’unica cosa a cui tenga veramente sia il suo lavoro di creativo in un’importante agenzia. Lei si chiama Emma ( Valeria Golino, come al solito assai brava ), lavora come osteopata, ha un matrimonio fallito alle spalle e ha perso la vista da adolescente. Ma tra i due è naturalmente lei a vedere le cose della vita, ad apprezzarle e a darle la giusta importanza. Si conoscono casualmente ( bella l’idea del primo incontro, trovarsi in un buio totale nell’esperienza reale di ” Dialogo nel buio ” in cui si viene guidati in un percorso privo di qualsiasi fonte luminosa e chi accompagna spinge l’esperienza attraverso gli altri 4 sensi ).
I due si rincontrano dopo qualche giorno e lui, apparentemente anaffettivo ( distaccato da tutto emotivamente, al punto che quando la sorella gli comunica che il suo patrigno è morto continua la vita normalmente senza dirlo a nessuno né vuole parlare a telefono con la madre ) inizia ad incuriosirsi a questa donna che vive invece intensamente le emozioni che la vita nonostante tutto le offre. Ed è un lento avvicinarsi e allontanarsi e riavvicinarsi più per le insicurezze di lui che quelle di lei che risulta la più forte e la più decisa. Lui in fondo è un buono ma è anche un fragile Peter Pan, allo slancio iniziale che lui ha ( come per tutto nella vita ) poi alle prime difficoltà e alle scelte della vita non riesce ad adattarsi e a decidere…
Silvio Soldini è uno dei registi più interessanti del Cinema italiano, apprezzato per il suo percorso originale e a volte in controtendenza ( Da Giulia in Ottobre a L’aria serena dell’Ovest, da Pane e Tulipani a Brucio nel vento ) e per il suo stile narrativo sobrio, sensibile e attento di personaggi che appartengono alla realtà dei nostri giorni. Ed anche con Il colore nascosto delle cose, percorre questa strada fatta anche di dettagli delicati ( un esempio, come lei accarezza le foglie delle piante ) fuori dagli standard, il personaggio di lei è raccontato da un punto di vista poco frequentato e con obiettivi diversi che non sfiorano mai la pietas. Tuttavia la buona sceneggiatura ( di Soldini con Doriana Leondeff e Davide Lantieri ) a una riflessione ulteriore ci appare troppo finalizzata allo scopo, neanche fosse un bel compito in classe corretto e puntuale, mentre la cifra stilistica dell’autore sembra planare ( senza fermentazione alcuna ) su una storia semplice, in parte prevedibile e senza alcun colpo di teatro ( il ruolo di lui è fin troppo convenzionale per questi tempi, e anche la sua anaffettività ha una spiegazione logica che giunge al momento giusto ).
Il cast si potrebbe definire sobrio e ben scelto su cui oltre ai due bravi protagonisti ( una Golino, forse miglior attrice italiana e un Giannini credibile ma senza una sua personalità d’attore ) c’è da segnalare la brava attrice di teatro Arianna Scommegna ( l’amica ipovedente e fracassona di Emma ) in un ruolo che la rende coprotagonista nella prima parte del film.