Sinceramente non conoscevo Jim Carroll. Un’altra delle mie-nostre lacune. Un’altra !
E allora sono andato ad informarmi
” Jim Carroll, musicista e poeta diventato famoso per il libro ”The Basketball Diaries” e per il suo ruolo di spicco all’interno della scena punk rock newyorchese, e’ morto sabato scorso stroncato da un infarto nella sua casa di Manhattan. La notizia della sua morte e’ stata annunciata dalla ex moglie, Rosemary, al New York Times.
Carroll, che aveva 60 anni, racconto’ la sua travagliata adolescenza di promettente giocatore di pallacanestro all’interno di una scuola privata dell’Upper West Side, dove gia’ all’eta’ di 13 anni era dipendente da eroina e si prostituiva all’interno degli ambienti gay. La sua autobiografia fu pubblicata nel 1978 e ne fu tratta una versione cinematografica nel 1995 con protagonista Leonardo Di Caprio (in Italia il film usci’ con il titolo ”Ritorno dal nulla”, mentre il libro e’ stato pubblicato con il titolo ”Jim entra nel campo di basket”Wink.
Poeta e autore di grandi canzoni, e’ stato il leader della Jim Carroll band, il cui album d’esordio, ”Catholic Boy” del 1980, ebbe un grande successo negli Stati Uniti. la canzone piu’ famosa di quel disco, ”People Who Died”, era dedicata a tutti i suoi amici morti prematuramente di droga e fu inclusa nella colonna sonora di ”E.T.” di Steven Spielberg.
”L’ho incontrato nel 1970 e gia’ allora era riconosciuto universalmente come il miglior poeta della sua generazione”, ha ricordato Patty Smith. ”Il suo lavoro era bellissimo, sofisticato ed elegante”. Carroll e’ stato grande amico di alcune delle piu’ grandi personalita’ della musica e della poesia degli anni settanta, come la Smit, Keith Richards e il poeta beat Allen Ginsberg, suo grande ammiratore e spesso compagno di letture pubbliche.
Nel 1970 Jim ha lavorato anche alla Factory di Andy Warhol, coollaborando con l0’allora leader dei Velvet Underground Lou Reed e con il fotografo Robert Mapplethorpe.