Molti hanno sentito nominare l’anarchico Cospito solo nel dicembre di due anni fa quando degli anarchici greci nella notte del 2 dicembre incendiarono l’auto della signora Schlein ( sorella dell’esponente del PD Elly ) Prima Consigliere all’ambasciata italiana ad Atene.  Poi qualche manifestazione contro l’iniqua sentenza data a Cospito; negli ultimi giorni una molotov è stata lanciata contro un distretto di polizia a Roma, sono state attaccate le sedi diplomatiche italiane di Berlino e Barcellona mentre ​​un ripetitore è stato incendiato a Torino, fino a giungere a sabato scorso con degli scontri tra manifestanti e polizia a Trastevere.  Ma chi è Alfredo Cospito e cosa ha fatto per ottenere una condanna all’ergastolo ostativo ?  Nemmeno gli autori della strage di Bologna e gran parte dei mafiosi condannati hanno ricevuto un trattamento del genere.  Nemmeno se ci trovassimo ai tempi di Sacco e Vanzetti o della strage al Teatro Diana di Milano.

L’anarchico Alfredo Cospito è detenuto nel carcere di Sassari da 6 anni in regime di alta sicurezza e dallo scorso aprile è stato disposto il regime di carcere duro del 41 bis.  E’ in carcere già da 10 anni per il ferimento ad una gamba dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi nel 2012 e ora sconta un’altra condanna all’ergastolo ostativo ( non prevede e non permette di concedere al condannato alcun tipo di beneficio e viene inflitto a soggetti altamente pericolosi come i capimafia ) per due attentati contro la Scuola allievi carabinieri di Fossano che non hanno provocato né feriti né morti.  Dopo un passaggio in Cassazione, il procedimento è però tornato alla Corte d’Appello di Torino, con l’ipotesi di reato di strage ai danni dello Stato e con richiesta di condanna all’ergastolo con 12 mesi di isolamento diurno.  La pena tuttavia non è ancora definitiva perché la Cassazione ha rinviato alla corte d’appello di Torino per un ricalcolo della pena.

I fatti ? L’anarchico Cospito con altri anarchici avevano posto due ordigni a basso potenziale esplosivo in due cassonetti dell’immondizia davanti all’ingresso della caserma alla scuola allievi carabinieri di Fossano, poi esplosi nella notte, secondo la ricostruzione giudiziaria, il primo ordigno doveva servire ad attirare sul posto le forze dell’ordine, il secondo doveva esplodere subito dopo. Secondo la corte d’appello, il reato è di strage semplice, la Cassazione invece ha ritenuto che si tratta di strage politica, “ … allo scopo di attentare alla sicurezza dello stato “.   Il 4 maggio 2022, Cospito è stato sottoposto al regime di carcere duro, con esclusione di ogni possibilità di corrispondenza e di detenere libri e scritti ma anche foto dei genitori defunti, diminuzione dell’aria a due ore e riduzione della socialità a una sola ora al giorno in una saletta assieme a tre detenuti.  Dal novembre del 2022 ha iniziato uno sciopero della fame e il suo medico di fiducia afferma che è “ in pericolo di vita “, mentre giuristi e intellettuali chiedono di sospendere temporaneamente la misura del carcere duro. Nella notte del 26 gennaio scorso è caduto nella doccia e si è rotto il naso, ha perso molto sangue, ed oggi è debole, ha difficoltà ad avere una normale termoregolazione; indossa quattro maglie e tre paia di pantaloni, ha sempre freddo e non ce la fa più ad uscire nell’ora d’aria, si sente molto debole tanto che sta utilizzando la sedia a rotelle.

I sottoscrittori dell’appello indicano “… dei fatti commessi non scompare né si attenua ma deve passare in secondo piano, davanti all’urgenza di salvare una vita ” e non rendersi corresponsabili, anche con il silenzio, di una morte evitabile “ e sottolineano anche “ … molte anomalie, specifiche e generali: la frequente sproporzione tra i fatti commessi e le pene inflitte; il senso del regime del 41 bis, trasformatosi nei fatti da strumento limitato ed eccezionale in aggravamento generalizzato delle condizioni di detenzione; la legittimità dell’ergastolo ostativo, su cui il dibattito resta aperto “.

Il governo di Fratelli d’Italia e la signora Giorgia Meloni invece afferma che lo Stato ” non si deve far intimidire da chi pensa di minacciare i suoi funzionar i”.  Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove dichiara: ” E’ evidente che la lunga scia serpentosa di sangue e attacchi testimoniano di come quell’uomo riesca a dare segnali esterni con assalti e violenza nei confronti delle istituzioni. Lo Stato non può arretrare. Per quanto riguarda l’aspetto politico non si arretra sul 41 bis, sull’ergastolo ostativo. Sono strumenti speciali per affrontare mafia e terrorismo anarchico. L’applicazione attiene alla magistratura, ma noi non la priveremo mai di questo strumento “.

Unica notizia positiva per l’anarchico Cospito è il suo trasferimento dal carcere lager di Sassari a quello di Opera, il trasferimento è stato deciso dai medici della Asl, in stretto contatto con il Dap, in seguito al peggioramento delle condizioni di salute del 55enne condannato all’ergastolo, che – spiega il suo avvocato Flavio Rossi Albertini – “sarà ricoverato nel padiglione del Servizio assistenza intensificata” della struttura lombarda.

 

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