IL FILM PASSA 5 VOTI A 3. ECCO I NOMI DEI COMMISSARI ANICA
Tanta segretezza alla fine ha partorito quanto segue. Il film designato per l’Oscar dall’Italia è “A Ciambra” del 33enne italo-americano Jonas Ash Carpignano, molto apprezzato dalla critica, da Nanni Moretti e sostenuto da Martin Scorsese. Storia fosca e calabrese, ambientata in una comunità rom non proprio raccomandabile, distribuita al cinema da Academy Two. Così ha deciso la commissione riunitasi presso l’Anica. Ne facevano parte – per la prima volta s’è saputo dopo la votazione e non prima, come invece sarebbe stato giusto e trasparente – i seguenti esperti: Felice Laudadio, Malcom Pagani, Cristina Comencini, Francesco Piccolo, Federica Lucisano, Carlo Cresto-Dina, Nicola Maccanico e Nicola Borrelli.
Sono servite quattro votazioni per arrivare al verdetto finale, risoltosi così: 5 voti per “A Ciambra”, 3 per “Fortunata” di Sergio Castellitto. Degli altri 12 titoli in lizza, tra i quali “Sicilian Ghost Story”, “Gatta Cenerentola”, “La stoffa dei sogni”, “Cuori puri”, “Tutto quello che vuoi”, nessuno è mai davvero entrato in partita, neanche, purtroppo, “La tenerezza” di Gianni Amelio, che già al secondo scrutinio aveva ricevuto soltanto 1 voto.
D’altro canto, nessuno dei 14 titoli presentati dai rispettivi produttori sembrava particolarmente forte, indiscutibile, in grado di farsi strada senza intoppi nella corsa verso l’Oscar per il miglior film straniero, cioè non girato in inglese. Oddio, non è che l’anno scorso andò tanto meglio: il documentario creativo “Fuocoammare” fu votato a stretta maggioranza, 5 voti a 4, e naturalmente non finì in quella cinquina e nemmeno nella cosiddetta short-list resa nota dall’Academy ai primi di gennaio.
In ogni caso non sarà facile, anzi si profila decisamente accidentato, il cammino verso l’Oscar del film designato oggi (designato non significa che verrà automaticamente candidato, sia chiaro) dalla commissione riunitasi all’Anica. Nessuno degli otto votanti si fa soverchie illusioni, in buona misura tutti sanno che l’Italia resterà probabilmente fuori dai giochi, pur sperando nel miracolo. Agguerriti sono infatti gli avversari presentati dagli altri Paesi, oltre un’ottantina, tra i quali, solo per dirne alcuni: l’austriaco “Happy End” di Michael Haneke, il bulgaro “Glory – Non c’è tempo per gli onesti” di Kristina Grozeva e Petar Valchanov, il cileno “Una donna perfetta” di Sebastián Lelio, l’israeliano “Foxtrot” di Samuel Maoz, il libanese “L’insulto” di Ziad Doueiri…
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CHE COSA RACCONTA “A CIAMBRA”. Il film racconta la vita della comunità rom di Gioia Tauro attraverso il personaggio di Pio Amato, un 14enne che si affaccia alla vita adulta. Pio cresce nella criminalità: ruba, trova i soldi per aiutare la famiglia, non sa leggere, fuma, abbraccia la nonna come un normale 14enne, ha paura e si scopre amico di Ayiva, un ragazzo del Burkina Faso che vive nella vicina comunità africana. Seguendo le vicende di Pio e della famiglia Amato, il film narra le dinamiche di quel mondo marginale, tra rischi e accensioni.
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I 14 FILM IN LIZZA. Erano 14 i film italiani distribuiti sul nostro territorio nazionale tra il 1° ottobre 2016 e il 30 settembre 2017 che avevano deciso di iscriversi (in ordine alfabetico):
• A CIAMBRA di Jonas Ash Carpignano
• CUORI PURI di Roberto De Paolis
• L’EQUILIBRIO di Vincenzo Marra
• UNA FAMIGLIA di Sebastiano Riso
• FORTUNATA di Sergio Castellitto
• GATTA CENERENTOLA di Alessandro Rak – Ivan Cappiello – Marino Guarnieri – Dario Sansone
• HO AMICI IN PARADISO di Fabrizio Maria Cortese
• L’ORA LEGALE di Salvatore Ficarra e Valentino Picone
• L’ORDINE DELLE COSE di Andrea Segre
• SICILIAN GHOST STORY di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia
• LA STOFFA DEI SOGNI di Gianfranco Cabiddu
• LA TENEREZZA di Gianni Amelio
• TUTTO QUELLO CHE VUOI di Francesco Bruni
• LA VITA IN COMUNE di Edoardo Winspeare