Parto verso il Sol Levante. Arrivo a Tokio l’indomani mattina e comincia l’avventura a contatto di un popolo estremamente cordiale e piacevole. Ovviamente, avendo letto riviste e diari di viaggio, mi ero premunito del Japan Rail Pass della durata di 2 settimane. Appena arrivato a Narita, sono sceso nell’ufficio preposto e ben segnalato Al piano inferiore per cambiare il Pass e dargli inizio dal giorno stesso.La gentilezza giapponese non ha tardato a farsi notare e già in quei primi attimi in cui una persona può sentirsi persa, arrivano con tutta la loro cordialità per metterti a proprio agio e risolvere le cose. Per il viaggio, progrettato da mesi, avevo deciso di dirigermi già il primo giorno a Kyoto. Sistemati i documenti e fatta la prima conoscenza con le tabelle degli orari giapponesi, mi dirigo a Tokio e poi prendo finalmente il primo Shinkansen che nel giro di tre ore, mi ha fatto arrivare a Kyoto.
Il mio primo soggiorno Giapponese è stato al Hokke club Kyoto, un hotel in una posizione strategica perché di vicino alla stazione con treni, bus e metropolitane a portata di mano (le stazioni giapponesi non sono disagiate come le nostre, “vivono”, sono piene di persone che vanno e vengono, con centri commerciali su più piani). Il tempo di lasciare i bagagli in hotel e pronti via per iniziare a districarmi a Kyoto. Essendo vicina a Osaka, Nara, Kobe ed Himeji, ho deciso di pernottare sempre a Kyoto e muovermi con i mezzi.
Il giorno successivo sono partito con l’itinerario che avevo organizzato e che, come in ogni viaggio che si rispetti, spesso, viene modificato dagli eventi, mi sono recato nei vicini Ayashi Hongani e Nishi Hongani Temple per andare verso Gion il quartiere delle gheishe, in un orario però sbagliato, meglio verso il tardo pomeriggio. Dopo aver pranzato in un ristorantino ed aver fatto la prima conoscenza con la cucina giapponese, nel pomeriggio, complice anche il fuso non smaltito, decido per una comoda visita della zona di Arashiyama nel nord ovest della città. E’ una zona molto tipica ben servita dai bus. Ci sono molte cose da vedere e da fare nella zona di Arashiyama. Dal grande tempio zen di Tenryuji, al parco con scimmie in libertà, alla famosa Foresta di Bambù, inoltre si trovano negozi, bar e ristoranti nell’animato quartiere
Il secondo giorno, sfruttando il JRP, sono andato a Nara ed al ritorno sono andato al Santuario Fujimi Inari. Dopo un’ora di viaggio sono arrivato nell’antica capitale del Giappone e dopo una passeggiata di circa un chilometro, sono arrivato al Parco di Nara e sono stato accolto da tantissimi cervi in libertà alla ricerca di cibo dai turisti. Il fiore all’occhiello del Parco è il Tempio di Todai-ji, una bellissima costruzione il legno che custodisce al suo interno il Grande Buddha con al suo fianco i guardiani del tempio. Templi, santuari, pagode, musei, la giornata di Nara è stata bellissima. Tornato a Kyoto, cambiando binario, ho preso un altro treno che in circa 10 minuti mi ha portato al Santuario Fujimi Inari. E’ un Santuario shintoista famoso per i moltissimi torii arancioni donati negli anni da varie famiglie e commercianti come augurio di prosperità.
Il terzo giorno, sotto una fitta pioggia, mi sono diretto al Ninjo Castle e quindi al Parco imperiale (prenotato il giorno prima col passaporto nell’ufficio a nord del parco), poi al Kinkaku Ji (padiglione d’ oro), e verso sera una bellissima passeggiata nella zona ad Higashiyama e nuovamente nella vicina Gion per poi finire la serata passeggiando in Kawaramachi, strada piena di negozi di tutti i tipi.Il quarto giorno il programma prevedeva lo spostamento ad Himeji per visitare il famosissimo e spettacolare castello. Arrivato in loco, mi sono trovato la triste sorpresa di trovare il castello “incartato” a causa di lavori di ristrutturazione che termineranno nell’aprile 2015, perciò, dopo una breve visita all’interno dello stesso, ho deciso di tornare ad Osaka e passare la giornata visitando la città. Molto bello il castello, lo skyline dall’Umeda Sky Building e la zona del Parco Tempozan con la grande ruota panoramica e l’acquario.
Il quinto giorno, approfittando del fatto che lo Shinkansen per Hiroshima aveva la prenotazione alle 12, ho sfruttato un paio d’ore mattutine per andare al Kyoto Museum of Manga all’uscita nord della fermata di Karasuma della linea Kyoto Oite. Il viaggio per Hiroshima è durato circa due ore con il cambio ad Osaka. Ad Hiroshima ho alloggiato all’ Hotel Sunroute Hiroshima, una struttura a circa 200 metri dal Parco e molto vicina anche a Kamiyacho, la strada dei negozi di Hiroshima. Dopo aver appoggiato i bagagli mi sono diretto immediatamente al Parco della Pace e dopo aver fatto un esperienza “forte” visitando il museo mi sono recato nel parco per vedere i vari monumenti presenti: Cenotafio, A Bomb Dom, Children’s Monument, Peace Bell.
Il giorno successivo mi sono recato sull’isola di Miyajina e sfruttando il JRP, nel breve tempo di un ora (prima treno da Hiroshima e poi traghetto fino all’ isola). Un posto davvero incantevole sia dal punto di vista fotografico sia da quello della tranquillità che quest’ isola offre passeggiandoci sulle rive oppure, volendo, con una bella ed impegnativa passeggiata fino alla cima del monte.
Il giorno successivo ritorno a Tokyo per andare alla scoperta della metropoli giapponese. I primi tre giorni nella capitale sono stati un mix di antico e moderno….dal Parco del palazzo Imperiale all’incredibile zona di Akihabara (il regno dell’elettronica)….dal Bellissimo Parco di Ueno a Shibuya con la famosissima statua del cane Hachiko, dallo shopping del quartiere di Ginza e Roppongi e del modernissimo quartiere di Odaiba (raggiungibile col trenino senza macchinista), al mercato del pesce di Tsukuji nel quale gli amanti del pesce fresco possono fare un’ottima colazione con lo stesso dopo aver assistito all’asta dei tonni in uno dei mercati del pesce più importanti del mondo. Essenziale arrivare prima delle 5 del mattino e mettersi in fila per prenotarsi per assistere alle contrattazioni. Un altro quartiere che merita la visita è Riogoku, il quartiere del sumo. La visita che avevo programmato al Museo Ghibli nel quartiere di Mitaka, non è stata possibile in quanto è necessario prenotarsi via internet nel sito del museo (http://www.ghibli-museum.jp/en/) oppure nei numerosi negozi della Lawson della città, la prima opzione è decisamente la migliore.
Il penultimo giorno, sfruttando sempre il JRP mi sono recato a Nikko a circa due ore da Tokyo, antica città feudale in una zona di montagna, ricca di laghi, foreste, cascate e sorgenti termali. Arrivato nella zona del santuario dopo una passeggiata di una mezzoretta dalla stazione , mi sono trovato di fronte al Ponte Sacro Shinkyo e da li sono salito nella zona dei templi, per ammirare le bellezze della zona, il Tempio Rinno-ji , ilTempio Taiyuin-byo, la Porta Yomei mon, la Pagoda, una giornata bellissima che mi ha fatto tornatre indietro nel tempo dopo i tre giorni di Tokio.
L’ultimo giorno è stato dedicato allo shopping. Che dire, una vacanza che mi ha soddisfatto pienamente e che mi sento di consiglire a singoli, coppie ed anche famiglie in quanto si tratta di un Paese bellissimo, molto pulito ed abitato da un popolo cordialissimo.
Thanks Japan…