che la polizia italiana ha picchiato e torturato per costringerli alla registrazione delle impronte digitali all’interno dei cosiddetti hotspot, i centri di identificazione istituiti dall’Agenda europea sull’immigrazione, nel maggio del 2015. 176 testimonianze raccolte dall’organizzazione per i diritti umani Amnesty international in un rapporto di 65 pagine.