Dopo le line up della Settimana della Critica e delle Giornate degli Autori, per il Festival di Venezia 2015 arriva il momento più atteso: il disvelamento dei titoli in concorso. Ricordando che l’apertura è affidata a Everest di Baltasar Kormàkur, ecco la lista dei titoli, di cui trovate maggiori informazioni cliccando sui titoli nella barra laterale. 4 gli italiani: Bellocchio, Guadagnino, Messina e Gaudino.

 

Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio

Pier Giorgio Bellocchio, Alba Rohrwacher, Federica FracassiSangue del mio sangue (2015): Pier Giorgio Bellocchio, Alba Rohrwacher, Federica Fracassi

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L’attesa di Piero Messina

Lou de Laâge, Juliette BinocheL’attesa (2015): Lou de Laâge, Juliette Binoche

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A Bigger Splash di Luca Guadagnino

Matthias Schoenaerts, Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota JohnsonA Bigger Splash (2015): Matthias Schoenaerts, Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota Johnson

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Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino

Valeria GolinoPer amor vostro (2015): Valeria Golino

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Francofonia di Alexandr Sokurov

scenaFrancophonia (2015): scena

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Frenzy di Emin Alper

Berkay AtesFrenzy (2015): Berkay Ates

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Heart of a Dog di Laurie Anderson

scenaHeart of a Dog (2015): scena

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Looking for Grace di Sue Brooks

Odessa YoungLooking for Grace (2015): Odessa Young

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Equals di Drake Doremus

Kristen StewartEquals (2015): Kristen Stewart

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Remember di Atom Egoyan

Martin Landau, Christopher PlummerRemember (2015): Martin Landau, Christopher Plummer

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Beasts of No Nation di Cary Fukunaga

Idris ElbaBeasts of No Nation (2015): Idris Elba

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Marguerite di Xavier Giannoli

Catherine FrotMarguerite (2015): Catherine Frot

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Rabin’s Last Day di Amos Gitai

scenaRabin, the Last Day (2015): scena

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The Endless River di Oliver Hermanus

Nicolas Duvauchelle, Crystal-Donna RobertsThe Endless River (2015): Nicolas Duvauchelle, Crystal-Donna Roberts

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The Danish Girl di Tom Hooper

Eddie RedmayneThe Danish Girl (2015): Eddie Redmayne

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Anomalisa di Charlie Kaufman e Dake Johnson

scenaAnomalisa (2015): scena

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11 Minutes di Jerzy Skolimowski

Wojciech Mecwaldowski11 minutes (2015): Wojciech Mecwaldowski

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The Clan di Pablo Trapero

Peter Lanzani, Guillermo FrancellaThe Clan (2015): Peter Lanzani, Guillermo Francella

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Desde allà di Lorenzo Virgas

Luis SilvaDesde allá (2015): Luis Silva

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L’hermine di Christian Vincent

Fabrice Luchini, Sidse Babett KnudsenL’hermine (2015): Fabrice Luchini, Sidse Babett Knudsen

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Behemoth di Zhao Liang (documentario)

scenaBehemoth (2015): scena

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Impossibile non commentare la line-up del Festival di Venezia, annunciata l’altro giorno (e se vi siete persi qualcosa, proprio qui sotto trovate i link alle selezioni del concorso, delle Giornate degli Autori e della Settimana della critica. La 72esima edizione del festival cinematografico più antico del mondo conferma una tendenza che orami da qualche anno affligge la Mostra del Cinema: una vocazione minoritaria, defilata, poco convincente – almeno nelle scorse edizioni – tanto sotto il profilo della qualità che sotto quello dello spettacolo.
Naturalmente i festival si giudicano solo dopo averli visti, proprio come i film. Ma c’è qualcosa nell’aria che ci dice che per motivi diversi, le grandi produzioni stiano scansando Venezia. Perché se si cerca gloria c’è Cannes mentre perché, se si cercano i mercati, giusto qualche giorno dopo c’è Toronto e va benissimo anche lì (e si spende pure meno).
Chissà, forse anche certe recenti scelte scellerate (opinione), come dare il Leone d’Oro a <i>Sacro Gra</i> (fortissimamente voluto, si dice, da Bertolucci) o come premiare l’anno scorso un film destinato alla quasi invisibilità possono non aver giovato. La stima per Barbera, dal 2012 direttore della Mostra, non viene meno; ma onestamente – per quel che si è visto sinora – è più per le sue attività “piemontesi” che per le conduzioni degli ultimi anni. E sentirlo dire, di fronte a un programma che appare raffazzonato, che si tratta di un concorso “sorprendente”, onestamente appare un eccesso ingiustificato. Gli italiani in gara per il Leone sono 4 sì, e non succedeva dal 2009. Ma, Bellocchio a parte, e con rispetto, è chiaro che i nomi italiani che contavano quest’anno si erano giocati le loro carte in Costa Azzurra, a maggio.
Comunque, vedremo. E mai come quest’anno vedremo bene e da vicino: sono cinque infatti i nostri inviati alla mostra. Oltre naturalmente a Spaggy (il nostro “pro”), saranno presenti EightAndHalf, Maghella, Maurri e AlanSmithee (fa un po’ ridere chiamarli per nick, ma – credeteci – accreditarli ufficialmente con i loro nick fa ancora più ridere). Una squadra bella e tosta, che ci inorgoglisce anche perché si tratta di volontari che amano fare questa esperienza: questo Festival è andato ma se voleste – e almeno un po’ lo meritate sul campo -, al prossimo Festival potreste esserci voi…).

Ciò detto, questa newsletter è l’ultima prima del ritorno a fine agosto: anche noi stacchiamo un po’. Limiteremo per il mese che viene le attività (ma non quelle di aggiornamento del sito, ovviamente). Se vi va di farci un saluto o di mandarci una cartolina virtuale, questo post è il post giusto.

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