Dal 16 al 19 Luglio al Parco Gioeni di Catania si avvicenderanno artisti del calibro di Spiritualized, Godspeed You! Black Emperor, Four Tet, Hookworms, e tanti altri non meno meritevoli. Protagonisti di un evento che solo due anni fa presentavamo come una brillante promessa, e che oggi è diventato un venerato esempio di festival nazionale dal respiro internazionale. Un’occasione unica per scoprire Catania e godere di un programma unico per il nostro paese. Ne parliamo con Nicola Compagnini, ideatore del festival.
Siete solo alla terza edizione ma la vostra line-up fa invidia ai festival di lungo corso. Cos’è successo in questi tre anni?
Sono successe moltissime cose già dai giorni successivi alla prima edizione del 2013, che oserei definire seminale. In quel frangente abbiamo ricevuto l’input iniziale per superare qualsiasi nostro dubbio. La partecipazione e la risposta del pubblico durante i live – ma anche nel corso delle attività diurne – hanno fatto il resto. Per quanto riguarda la line-up, tentiamo di fare del nostro meglio, lavorando a pieno regime non appena il Festival si conclude. I Calexico, lo scorso anno, sono stati una bella vittoria. Sembrava un live logisticamente impossibile ma alla fine siamo riusciti a incastrare Zanne all’interno del tour serratissimo della band. Insomma, tentiamo di realizzare piccoli e grandi sogni, come nel caso degli headliner di quest’anno.
Molte chitarrone come negli anni passati. Ma è sempre più presente un interesse per l’elettronica e i suoni del presente.
Verissimo. Per quanto Zanne possa sembrare un Festival di stampo prettamente rock, già l’anno scorso la presenza di Dirty Beaches e Clinic lasciava presagire qualcosa. Inoltre riteniamo il termine rock fuorviante. In un’epoca di commistioni, non esiste un genere che non sia frutto di un melting pot tra influenze anche diametralmente opposte.
Four Tet e Luke Abbott sono alcuni degli alfieri più prestigiosi dell’elettronica contemporanea. È chiaro che parliamo di due portavoce di una generazione che, nel corso degli anni 2000, è riuscita a unire l’analogico dei synth al digitale di computer e similari. Anche la francese Camp Claude è una bella sorpresa, il pubblico lo scoprirà sentendola dal vivo. E come dimenticare il noise e la psichedelia degli Hookworms che, nonostante abbiamo un muro di chitarre, non disdegnano le incursioni nell’elettronica! Il mondo della musica indipendente o alternativa è da sempre casa di molti generi. Inoltre allargare il pubblico di Zanne attraverso l’inclusione di generi differenti, rende il Festival più stimolante.
Dal 20 giugno ci sarà un’anteprima del festival al Monastero dei Benedettini. Di cosa si tratta?
Qui c’è veramente molto da dire. Grazie al patrocinio dell’Università degli Studi di Catania, saranno 4 le giornate ad ingresso gratuito che si svolgeranno all’interno dell’imponente complesso del Monastero dei Benedettini. Concerti, mostre, workshop e showcase di etichette indipendenti italiane, trasformeranno questa prestigiosa location in un vero e proprio tempio della musica. Inizieremo il 20 giugno con il live dei Soft Moon di Luis Vasquez. Ci aspettiamo un’esibizione esplosiva. In apertura, gli showcase delle etichette 800A, 800HZ, Bassa Fedeltà e Waves for the Masses. Il sabato successivo, il 27 giugno, sarà la volta degli Amen Dunes che arriveranno direttamente dagli Stati Uniti per una data unica. Il 4 luglio siamo orgogliosissimi di poter ospitare Mark E. Smith e i suoi Fall, band che da oltre 40 anni fa la storia della musica britannica. Averli per la prima volta in assoluto in Sicilia ci rende molto felici. Giocheranno in casa le etichette catanesi Doremillaro SB(Recs) e Hopeful Monsters Records. L’11 luglio inizierà il countdown del festival vero e proprio, con gli esplosivi Prinzhorn Dance School. Le label Lady Sometimes, DiscreetRecords e Seahorse chiuderanno il cerchio con ulteriori showcase dei loro artisti. Importanti anche le altre iniziative, anch’esse a partecipazione gratuita. Tra i workshop, uno è dedicato alla serigrafia e al mondo della Rock Poster Art. Sarà tenuto da Fabio Meschini aka Clockwork Pictures, screenprinter, illustratore di fama internazionale e autore dell’artwork ufficiale di Zanne 2015. Lo stesso Meschini sarà il curatore della mostra “Rock Posters!”, un’esposizione di oltre 100 opere numerate di artisti provenienti da tutto il mondo. Il secondo workshop, realizzato in collaborazione con Il Mucchio, si chiama “Raccontare un festival” e vedrà il critico e giornalista Alberto Campo lavorare con un team di aspiranti cronisti. A fine workshop, il partecipante più meritevole avrà l’incredibile possibilità di pubblicare il report di Zanne 2015 proprio sul numero di settembre della rivista. Insomma, il mondo della musica non è fatto solo di concerti ed è importante ribadirlo. Tutte le informazioni e i programmi sono consultabili su http://zannefestival.net/
Zanne non è solo rock ma anche attività extramusicali.
L’edizione 2015 di Zanne conterà circa 20 attività gratuite al giorno, dedicate a tutta la famiglia. Il Parco Gioeni di Catania merita di essere vissuto anche di giorno. Si inizia con il benessere, la danza e lo sport per gli adulti con corsi di Yoga, Tai Chi, danze orientali, hoop dance, Downhill MTB, skate con la presenza di famosi insegnanti e campioni nazionali; Zanne Kids è invece un mini-festival a cui teniamo molto. Avvicinare i bambini alla musica e alle arti in generale rappresenta un importante sfida, anche perché educa le nuove generazioni alla bellezza e al rispetto. I più piccoli potranno assistere a spettacoli teatrali, partecipare a laboratori di pittura e riciclo creativo, prendere parte a quiz e attività di intercultura contro ogni forma di razzismo, ma anche divertirsi con l’hula hoop e lo skate. I teenager, ad esempio, potranno confrontarsi con Agostino Tilotta (chitarrista di band come Uzeda e Bellini) durante un incontro in cui saranno svelati loro i segreti della chitarra elettrica. Cerchiamo anche di non dimenticare gli amici a quattro zampe con le attività di Qua la Zanna, organizzate dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane.
Nuove Zanne: il contest per le band italiane emergenti. C’è qualche novità?
La novità maggiore è la finale che, per la prima volta in tre anni, vedrà le tre band finaliste esibirsi dal vivo e in apertura a una delle migliori band dell’ultimo decennio: gli Amen Dunes. Le iscrizioni si chiuderanno il 5 giugno e hanno finora visto la partecipazione di oltre 120 nomi provenienti da tutta Italia. Il vincitore, poi, aprirà anche il live di FFS – Franz Ferdinand & Sparks, inaugurando di fatto tutto il Festival. Supportare la scena italiana è importante anche in questi termini. Il crescente interesse da parte dei musicisti ci fa ben sperare anche per il futuro dei mestieri legati alla musica e alla cultura.
Nonostante i problemi endemici del territorio si possono organizzare eventi come il vostro o l’Ypsigrock. Pensate che si possa fare ancora di più?
Con grande caparbietà è certamente possibile ovviare ai problemi endemici del nostro territorio. A Ypsi lavorano molto bene da quasi 20 anni. Questo è un valore aggiunto della manifestazione, considerando che Castelbuono è raggiungibile solo via terra. Catania, fortunatamente, ha un aeroporto internazionale. Ciò permette di superare parte delle difficoltà.
In fin dei conti basta reagire rapidamente e mostrare un po’ di fiducia. Chi avrebbe mai detto che l’autostrada Catania-Palermo sarebbe rimasta chiusa a tempo indefinito? Eppure adesso sono stati istituiti treni veloci, la cui inaugurazione fino a poco tempo sembrava un miraggio.
È chiaro che si potrà e si dovrà fare di più. Magari un aumento dell’afflusso turistico grazie al moltiplicarsi delle grandi manifestazioni porterà a una riflessione e, in seguito, a interventi infrastrutturali importanti. Non si era detto che la Sicilia potrebbe vivere di turismo? A Zanne siamo molto ottimisti, come sempre.